Serena Fiscella, ingegnere di Nicosia, racconta usi, aneddoti e ricette della sua città vissuti personalmente o raccolti dai suoi familiari e conoscenti.
I suoi genitori hanno fatto in modo che l'apprendimento dell'italiano come lingua degli studi e delle relazioni professionali non soppiantasse il galloitalico delle interazioni familiari e amicali quotidiane ma vi si affiancasse, permettendo lo sviluppo di un pieno bilinguismo e il mantenimento di un'identità culturale a cui altre famiglie del centro ennese tendevano a rinunciare.
Al racconto della Signora Fiscella, si associa - nella seconda parte - il marito.
L'intervista è stata registrata da Salvatore Scalisi, con il coordinamento di Carla Mancuso, responsabile della sezione per i Beni Demoetnoantropologici della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna.
Registrazione effettuata in Contrada Favara.
Adattamento ad Arca dei Suoni, Masi Ribaudo.
Durata: 09'00".
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